Sei uomini alla guida di moto enduro senza targa scorrazzavano facendo cross per i vitigni della sua azienda, in Contrada di Bortolone, nel territorio di Chiaramonte Gulfi (RG), distruggendoli. Pierluigi Cosenza, titolare della cantina Poggio di Bortolone, li ha visti e si è precipitato sul posto per mandarli via.
Prima però li ha ripresi e fotografati col suo cellulare. In un primo tempo i sei sono andati via, poi sono tornati e hanno aggredito Cosenza a calci e pugni rapinandogli anche il telefono.
Con il volto ricoperto di sangue, dolorante, l’imprenditore è riuscito a raggiungere la guardia medica di Chiaramonte Gulfi per farsi medicare. Per lui 10 giorni di prognosi. Rimane l’inaudita gravità dell’episodio – avvenuto nel pomeriggio del primo maggio – sul quale indagano i carabinieri di Ragusa che sarebbero già sulle tracce della banda di aggressori.
“Questo è quello che accade a un cittadino e imprenditore onesto che cerca di tutelare la propria casa e la propria azienda – ha scritto Cosenza sul suo profilo Facebook postando anche le foto post aggressione -. Picchiato selvaggiamente e rapinato da un gruppo di motociclisti che con le loro enduro devastavano le coltivazioni e il vigneto”.
Non è la prima colta che avvengono episodi di cronaca nelle campagne dell’isola, ma mai era stato aggredito un produttore di vino, fra l’altro componente del Consiglio di amministrazione del Consorzio Cerasuolo di Vittoria DOG.
Sull’episodio, in serata, la solidarietà del Consorzio, messa nero su bianco dal presidente Achille Alessi. “Piena e totale solidarietà a Pierluigi Cosenza, per il vile attacco subito nella propria azienda agricola, ieri primo maggio 2020. Un atto spregevole nelle forme e nella dinamica, che ha colpito un amico, un imprenditore e un dirigente della vita associativa del nostro Consorzio. Un ignobile pestaggio che colpisce, come sempre, donne e uomini di buona volontà di questa terra, di cui persone come Pierlugi sono la migliore espressione. Il settore vitivinicolo altre volte ha lamentato l’insicurezza delle proprie aziende. Adesso la misura è colma. È già troppo tardi ! Un abbraccio a Pierluigi e una sollecitazione alle Istituzioni e agli Organi dello Stato affinché si adoperino a debellare queste nefande azioni”.
Si mobilita anche il sindaco di Chiaramonte Gulfi, Stefano Gurrieri, il quale ha chiesto un incontro immediato con il prefetto di Ragusa, per ottenere maggiori controlli delle forze dell’ordine sul territorio. Gurrieri annuncia che qualora venissero identificati i responsabili, il Comune di Chiaramonte si costituirà parte civile nel processo”.