di Manuela Zanni
Ad aprire il ciclo delle masterclass dedicate ai vini naturali d’autore della seconda, riuscitissima, edizione di NOT, la rassegna dedicata ai vini “franchi” svoltasi ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo al 18 al 20 gennaio, la degustazione imperdibile di due annate, la 2010 e la 2011 della Ribolla di Josko Gravner, padre degli Orange Wine (ma non solo).
Si tratta di un vino ottenuto da uve Ribolla fermentate con lunga macerazione in anfore georgiane interrate con lieviti indigeni e senza controllo delle temperature. Dopo la svinatura e la torchiatura ritorna in anfora per almeno cinque mesi prima di iniziare l’affinamento in grandi botti di rovere per almeno sei anni.
Le due annate sono state proposte in abbinamento ad alcuni e formaggi e salumi sotto la guida esperta di Pietro Sardo di Slow Food e ideatore di Cheese a Bra alla presenza di Mateja Gravner figlia di Josko, moderati dalla giornalista esperta in enogastronomia Francesca Ciancio.
“La mia idea di formaggi va di pari passo con quella di vini naturali – ha detto Pietro Sardo anche se, a differenza di questi, i primi non sono facilmente distinguibili. Il filo conduttore che può essere considerato il trade union tra i due mondi è da individuarsi, sicuramente, nella volontà dei produttori di entrambi di non alterarne la natura mantenendo il più possibile integre le caratteristiche organolettiche mutuate dal territorio”.
“Parlare solo di vini naturali sarebbe riduttivo – ha detto Mateja perché, ormai, non si può prescindere dalla filosofia che sta dietro a questo tipo di produzione che, per noi, rappresenta un vero e proprio credo inscindibile dal modo in cui viviamo la nostra esistenza e che ci conduce adoperare nella totale trasparenza nei confronti dei consumatori verso i quali abbiamo il dovere e la responsabilità di essere all’altezza della fiducia che ripongono nella nostra azienda”.
In degustazione due annate, la 2010 e la 2011 di Ribolla Gialla. Due annate molto diverse tra loro, praticamente agli antipodi.
La 2010, infatti, proviene da un’annata molto calda, la 2011 da un’annata perfetta caratterizzata da una primavera fresca e da un inverno mite.
La 2010 mostra un colore ambrato intenso con riflessi ramati. Al naso offre sentori spiccati di frutta disidratata come albicocche con note marcate di spezie miste. In bocca ricorda la “sfrontatezza” del caramello salato, dolce nell’ingresso e sorprendentemente sapido in chiusura. In bocca è una vera esplosione di gusto la cui impronta resta a lungo impressa al palato.
La 2011 porta con sé il corredo aromatico tipico della Ribolla con profumi intensi di frutta matura e spezie miste. Il sorso e’ caldo e avvolgente e lascia in bocca un ricordo armonico ed equilibrato.
In abbinamento un caprino a pasta molle con pelle marcata e gusto acidulo di capra girgentana chiamata “mascheruna” la cui freschezza ben si è prestata ad un assaggio con vini dal sorso imponente il cui abbinamento è stato pensato in base al criterio del contrasto. Sull’accordo tra gusti estremamente forti e’, invece, stato pensato l’abbinamento con il Parmigiano Reggiano con stagionatura di 24 mesi il cui morso burroso dalla sapidita’ contenuta è risultato migliore in abbinamento all’annata 2011 che si presenta meno sapida della 2010, nonostante sia più recente.
In degustazione sono stati proposti anche due salumi, la soppressata di Decollatura, in provincia di Catanzaro e il capocollo di Martina Franca in provincia di Taranto.