di Manuela Zanni
A calici vuoti, con ancora il blu del mare ed il verde delle vigne negli occhi ed il gusto dei prodotti locali in bocca, dobbiamo ammettere, a malincuore, la fine dell’edizione 2019 Mandrarossa Vineyard Tour, l’appuntamento fisso ed immancabile per enoappassionati e non solo.
Quella di quest’anno è stata, sicuramente, un’edizione speciale che denota una crescita qualitativa degna di nota da parte di un’azienda in continua evoluzione che non si adagia mai.
Le vigne, i vini, la cucina e la natura del Menfishire hanno fatto il resto rendendo l’evento cult dell’azienda vitivinicola di Menfi, anche quest’anno un’ occasione unica di trascorrere un weekend tra mare e vigne dedicato alla scoperta delle eccellenze del territorio e alla valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale della Sicilia sud-occidentale.
Oltre alle degustazioni e ai banchi d’assaggio, quest’anno si è svolta una interessante tavola rotonda dal tema “Storie e territori di successo: i protagonisti si raccontano”, moderata da Andrea Gabbrielli, autorevole e storica firma del giornalismo enogastronomico italiano, con l’obiettivo di narrare le storie raccontate dai portavoce di territori che hanno visto nella valorizzazione e nella salvaguardia dei prodotti e delle tradizioni enogastronomiche la chiave per promuovere e dare nuova linfa vitale all’intero comprensorio.
Un’antologia di racconti d’Italia a lieto fine che hanno evidenziato le storie di terre ricche d’incanto che rischiavano di essere dimenticate, di tradizioni riscoperte e di coraggiosi artigiani del gusto.
“Quella di quest’anno – ha affermato Giuseppe Bursi, Presidente di Cantine Settesoli – è stata un’edizione ancora più ricca non solo per la quantità delle attività ma anche, e soprattutto, per il salto di qualità che abbiamo voluto far fare a questa manifestazione ormai radicata nel territorio. Il nostro intento in questa occasione è stato portare in Sicilia la testimonianza di altre aree enogastronomiche italiane, che hanno creato e alimentato la propria buona reputazione a partire dai vini – o dai prodotti alimentari – che da sempre hanno caratterizzato il loro territorio di appartenenza. Menfi viene riconosciuta come un’area d’eccellenza ed elezione della viticoltura siciliana; dunque ci è sembrato utile mettere a confronto diverse esperienze cercando di imparare da chi nel passato, anche recente, ha operato bene in questo settore. Vogliamo che questo evento diventi sempre più un’occasione importante per condividere strategie e risultati, e per tracciare la via che porterà, anche a Menfi, alla riscoperta di un’area ricchissima di cultura storica ed enogastronomica e di paesaggi marini e vitati mozzafiato, che anche le Cantine Settesoli, con vigneti localizzati su tre provincie e dieci comuni, hanno contribuito e tuttora contribuiscono a tutelare e promuovere”.
“Quella di quest’anno – ha affermato Giuseppe Bursi, Presidente di Cantine Settesoli – è stata un’edizione ancora più ricca non solo per la quantità delle attività ma anche, e soprattutto, per il salto di qualità che abbiamo voluto far fare a questa manifestazione ormai radicata nel territorio. Il nostro intento in questa occasione è stato portare in Sicilia la testimonianza di altre aree enogastronomiche italiane, che hanno creato e alimentato la propria buona reputazione a partire dai vini – o dai prodotti alimentari – che da sempre hanno caratterizzato il loro territorio di appartenenza. Menfi viene riconosciuta come un’area d’eccellenza ed elezione della viticoltura siciliana; dunque ci è sembrato utile mettere a confronto diverse esperienze cercando di imparare da chi nel passato, anche recente, ha operato bene in questo settore. Vogliamo che questo evento diventi sempre più un’occasione importante per condividere strategie e risultati, e per tracciare la via che porterà, anche a Menfi, alla riscoperta di un’area ricchissima di cultura storica ed enogastronomica e di paesaggi marini e vitati mozzafiato, che anche le Cantine Settesoli, con vigneti localizzati su tre provincie e dieci comuni, hanno contribuito e tuttora contribuiscono a tutelare e promuovere”.
Come ogni anno la vendemmia è stata protagonista del Mandrarossa Vineyard Tour, condivisa con i partecipanti per trasformare il rito del raccolto dell’uva in un’occasione di condivisione e convivialità sotto la guida esperta dei vignaioli di Menfi attraverso gli splendidi vigneti che si affacciano sulle spiagge della Sicilia sud-occidentale.
Fiore all’ occhiello di questa edizione è stata il MandraChef, la divertente “sfida” all’ultimo boccone tra Valeria Raciti, vincitrice di Masterchef 2019, e Andrea Lo Cicero, testimonial Mandrarossa che si sono cimentati nella rielaborazione e preparazione dal vivo delle ricette tradizionali custodite dalle Signore menfitane della Cucina Mandrarossa interpretando le busiate, pasta fresca locale, con ricotta, pistacchi o con pomodoro fresco, muddica atturrata e scorza d’arancia.
Il dolce, poi, è stata una duplice interpretazione dell’ovo incannulato, dolce tipico locale costituito da una cialda di uovo ripiena secondo Valeria con ricotta, cioccolato di Modica e scorzette di arancia e, secondo Andrea con caffè, ricotta e crema di mandorle.
A decretare la “vittoria” di entrambi ex aequo un pubblico attento di appassionati e operatori del settore.
Ampio spazio anche a due degustazioni di cui una dedicata a “I Vini dell’estate”, più freschi ed intriganti perfetti per essere sorseggiati in riva al mare: Calamossa, Chenin Blanc Brut, Urra di Mare, Fiano, Chardonnay, Cala Dei Tufi e l’altra a “I vini da suoli calcarei”, assaggio dedicato ai vini top di Mandrarossa: Grecanico, Chardonnay, Bertolino Soprano, Cartagho, Terre del Sommacco, tutti vini che rappresentano, ciascuno a modo proprio, una perfetta interpretazione del territorio.