(U.G.) Per la prima volta il Consorzio di tutela DOC Etna, professionalmente supportato dall’agenzia modenese di comunicazione FruiteCom, ha organizzato un evento ufficiale in cui giornalisti dall’Italia e dall’estero, blogger e web influencer hanno avuto a disposizione ben 240 etichette di vini etnei da degustare fra rossi, rosati, bianchi e spumanti.
Non si è trattato di una vera e propria anteprima ma del meglio oggi disponibile sul mercato fra i vini etnei, tipologia e territorio da circa un decennio in forte ascesa nel gusto dei consumatori e dei mercati. Prova ne sia che un ettaro già vitato di vigneto sul vulcano più alto d’Europa oggi arriva a costare 150-200.000 euro. Prezzi molto variabili in relazione al versante scelto.
Prima denominazione della Sicilia (nata nel 1968), la DOC Etna conta oggi 4 milioni e mezzo di bottiglie prodotte da 383 viticoltori che si suddividono 1.184 ettari vitati. Il territorio è stato suddiviso nelle 133 contrade storiche distribuite nei quattro versanti (Nord, Est, Sud-Est, Sud-Ovest). Parliamo di vini profondi che nascono da viticoltura eroica, su terrazzamenti costruiti in mattoni di pietra lavica; ma parliamo sovente di vigne allevate con il sistema dell’alberello etneo, dove resistono le nobilissime viti prefillossera, a piede franco, anche ultracentenarie e dove si toccano con mano piante ad altitudini anche di 1.200 metri. Un territorio di montagna con microclimi molto diversi, spostandosi di zona in zona, che influisce direttamente sulla viticoltura e sul prodotto finale. E’ chiaro a tutti che fare viticoltura sul vulcano non è come farla nel resto della Sicilia.
Emblematiche le parole di Francesco Cambria, presidente del Consorzio: “Con gli Etna Days abbiamo voluto promuovere la nostra denominazione portando la stampa accreditata a scoprire dove nascono i nostri vini e, attraverso le oltre 240 etichette in degustazione ne abbiamo mostrato l’unicità e la particolarità. Ci auguriamo che questo appuntamento annuale consenta al nostro territorio di essere percepito sempre di più come uno dei classici della viticoltura internazionale e non solo come un territorio oggi alla moda”.
E ancora: “La strategia di sviluppo del consorzio nei prossimi anni è quella di regolamentare la crescita su standard di qualità più elevati, bloccando, almeno sino al 2024, le rivendicazioni di nuove superfici di vigneti a Etna Doc”.
Nel corso degli Etna Days è stato possibile visitare alcune aziende che a loro volta ospitavano i produttori di altre cantine che hanno presentato alcune loro etichette. In tutto sono stati almeno un centinaio i vini degustati in tre giorni. Ecco le nostre impressioni su quelli che ci sono piaciuti di più: senza voti e in rigoroso elenco alfabetico.
Favole Siciliane – Etna Doc Spumante 69/70 2017
Nerello Mascalese vinificato in bianco. Vigne a Solicchiata. 36 mesi sui lieviti.
Brillante e luminoso, bollicine numerose, fini, e persistenti. Dalle erbe aromatiche (come origano, timo e rosmarino) al gelsomino, dal cedro alla crosta di pane, si apre in un ventaglio olfattivo elegante. Al palato è cremoso, nitido, ricco di freschezza e sapidità con una spiccata vitalità minerale.
Firriato – Etna Doc Metodo Classico – Gaudensius Blanc de Noir 2011
Da vigneti di Nerello Mascalese su terreni sabbiosi in Contrada Verzella a 650 metri di altitudine, vecchi anche di 70 anni. Dai 36 ai 40 mesi sui lieviti.
Nel calice sfodera un perlage fine, numeroso e continuo. Al naso macchia mediterranea, nocciola, spezie, agrumi, poi lieviti, crosta di pane e un pizzico di balsamicità. In bocca ritorni di frutta secca, morbidezza, cremosità, acidità e tanta sapidità che sfociano in un bel finale di mandorla dolce.
La Contea – Etna Doc Spumante Etna Est! 2017
Nerello Mascalese dal versante Est, vinificato in bianco, almeno 36 mesi sui lieviti. Pas dosè.
Perlage molto fine e persistente, luminoso, esprime netta mineralità dei profumi caratterizzati da note floreali di ginestra e salmastre, miele, crosta di pane e crema pasticcera. Il gusto è pervaso da spiccata acidità e sapidità. Lungo ed elegante.
Murgo – Etna Doc Extra Brut Rosé 2016 Metodo Classico
Nerello Mascalese, 60 mesi sui lieviti.
Perlage fine, numeroso e persistente. Nel calice diffonde lampone, ribes, petali di rosa, nocciola. Al palato scorre avvolgente, sapido, succoso, chiudendo su una scia di frutta rossa. La grande freschezza di beva richiama subito un altro sorso.
Al-Cantara – Etna Doc Bianco Luci Luci 2019
Carricante al 100%. Affinamento 9 mesi sui lieviti e 12 mesi in bottiglia. Al naso fiori di ginestra, poi sambuco, pesca bianca, mandorla e frutto della passione. Il sorso è ampio, compatto, nervoso e con un evidente finale sapido.
Barone Beneventano della Corte – Etna Doc Bianco 2018 (Contrada Caselle)
Fra i vini presentati da Pierluca Beneventano della Corte (enologo Marco Nicolosi) ci è piaciuto questo bianco evoluto da un blend di Carricante 60%, Catarratto 30% e Minnella 10%. Vinificazione in acciaio. Intenso nei profumi di anice, cannella, timo, cedro. In bocca è molto sapido, di buona acidità e persistenza con un finale coerente di agrumi.
Biondi – Etna Doc Bianco Pianta 2019
Carricante, Catarratto e Minnella. Vigne in Contrada Ronzini, versante sud-est, nel comune di Trecastagni. Vinificazione: fermentazione in tonneaux, poi affinamento per 9 mesi in barriques con frequenti batonnage e altri 3 mesi di bottiglia. Il risultato è un bianco intenso nei profumi che spaziano dal sambuco all’anice, dall’origano alla salvia; poi arriva una ventata di freschezza fra mela e pesca bianca seguito dal balsamico della menta. Avvolgente e vivace al palato, è molto piacevole ed elegante alla beva, fresca e rotonda. Nel finale ritorna nitida la matrice balsamica.
Cosentino – Vigna Don Paolo – Etna Doc Bianco Superiore 2018
I titolari di questa giovane azienda sono Alfio e Andrea Cosentino che si avvalgono della consulenza enologica del collaudato Salvo Foti. Alfio è il primo cittadino di Milo e perciò il vino può essere considerato a pieno titolo “il vino del sindaco”. Carricante in purezza, si mostra ancora fresco – limone, pesca, gelsomino e ginestra – ma al contempo evoluto, sciorinando nuance di idrocarburo e timo. Il sorso scorre ricco, dinamico, molto sapido, quasi salino, dritto, terroso e persistente.
Cottanera – Etna Doc Bianco Calderara 2020
Carricante al 100% allevato in vigneti di 45 anni di età in Contrada Calderara. Il 40% fermenta in botte di rovere, il 60% in vasche di cemento, poi affinamento con le stesse percentuali per 12 mesi. Naso molto speziato, intrigante, ampio, fra timo, salvia, tinte di bergamotto, pesca bianca e sambuco. Sorso intenso, sapido, strutturato su una bella spalla acida, gradevole finale di pompelmo.
Generazione Alessandro – Etna Doc Bianco Trainara 2020
Carricante 90%, Catarratto 10%. Affinamento 10 mesi in acciaio sulle fecce fini e poi altri 4 mesi in bottiglia. Diffonde profumi che spaziano dai fiori di ginestra all’anice, dal timo al finocchietto, e poi tinte di cedro e frutto della passione. Sorso fresco, molto sapido, lungo, con retrogusto agrumato. E’ sempre appagante da bere: un bianco di grande personalità.
I Vigneri – Etna Doc Bianco Palmento Caselle 2019
Carricante 100% da vigneti ad alberello a piede franco senza innesto su vite americana coltivati nel comune di Milo, versante Est a 750 metri di altitudine. Maturazione per 12 mesi in botti di acacia. A presentare il vino, Salvo Foti coadiuvato dal figlio Simone.
Al naso si percepisce la lieve nota di acacia e il fumé, cui subentrano fiori di zagara e di ginestra e un bel ventaglio di frutta bianca e spezie mentre il gusto si presenta fresco e sapido con un finale vibrante di limone.
Nicola Gumina – Etna Bianco Doc Filici 2020
Carricante 80%, Catarratto 20%. I vigneti ad alberello si trovano nell’omonima contrada, sul versante Nord del vulcano a 750 metri slm. Affinamento in acciaio, poi tanta bottiglia.
Fiori di zagara e ginestra, mandorla, miele e camomilla su sfondo nettamente fumé. In bocca è molto sapido, avvolgente, strutturato, fortemente minerale, dal sorso elegante. Decisamente tipico e carattere vulcanico.
Palmento Carranco – Etna Doc Bianco Villa dei Baroni 2020
Carricante al 100% dall’omonima contrada sul versante Nord . Fermentazione in vasche d’acciaio, affinamento per 6 mesi in cemento sulle fecce fini.
Una sferzata di erbe aromatiche caratterizza subito il ventaglio di profumi. Si apprezzano poi mela verde, pompelmo e pesca bianca, fiori di biancospino, cedro. In bocca scorre freschissimo, sapido, compatto e al contempo garbato. Scia agrumata nel finale. Frutto della joint venture Borgogno (Farinetti) – Tornatore.
Palmento Costanzo – Etna Bianco Doc Contrada Santo Spirito 2020
Carricante 100%. I vigneti ad alberello, anche centenari, si trovano in Contrada Santo Spirito di Passopisciaro sul versante Nord. L’affinamento si sviluppa per 12 mesi in acciaio e tonneaux a contatto con le fecce fini e per altri 12 mesi in bottiglia.
Bouquet molto fine di cedro e arancia tarocco, pesca bianca, idrocarburo, origano e mandorla. In bocca denota freschezza, forte sapidità in progressione al sorso che si protrae fino al lungo finale, teso e ricco di note agrumate.
Sive Natura – Etna Doc Bianco Superiore – BiancoMilo di Caselle 2019
Carricante in purezza coltivato sui versante Est. Un vino che – come gli altri prodotti – nasce dalla volontà e dalla passione di Giuseppe Paolì, proprietario ed enologo. Il nome della cantina è tratto dalla citazione del filosofo Spinoza “Deus Sive Natura” (“Dio Ossia Natura”) per indicare l’animo divino della natura, che l’azienda considera principale attore e principale ingrediente dei propri vini. Una piccola proprietà di tre ettari vitati. Affinamento parte in acciaio e parte in legno grande. Profuma di mandorla e vaniglia, con ampie sensazioni aromatiche e ritorni di pesca bianca fresca. Al sorso è dritto come un fuso, verticale, intenso, denotando grande sapidità. Vino frutto di viticoltura naturale.
Tenuta di Fessina – Etna Doc Bianco ‘A Puddara 2019
Carricante 100%. Da vigneti di circa 70 anni coltivati sul versante sud-ovest del vulcano, in Contrada Manzudda nel territorio di Biancavilla. Fermentazione in botti rovere francese da 3.500 litri, poi affinamento sulle fecce fini per 8 mesi. L’annata 2019 è stata una delle migliori. Nel calice la conferma.
Al naso lieve nota di vaniglia, frutta esotica, mango, papaya, ginestra, nota di idrocarburo, poi pepe bianco, erbe aromatiche come origano, menta e rosmarino che si risolvono in un sorso molto fresco, compatto, sapido, molto elegante e rotondo. Un bianco fra i migliori dell’ultimo decennio e fra i nostri preferiti del cuore.
Travaglianti – Etna Doc Bianco 2020
Carricante al 100% coltivato in vigneti in parte a piede franco a Santa Maria di Licodia, a 850 m. slm. Affinamento 8 mesi in acciaio e 12 mesi in bottiglia. E’ la perla sorprendente dei cugini Claudio ed Enzo Travaglianti.
E’ ricco, floreale di gelsomino e ginestra, di pesca bianca, origano, menta, basilico, pepe, su una sferzata costante di idrocarburo. Si apre in un sorso morbido, dinamico, di decisa sapidità e freschezza, molto gradevole, con un bel finale coerente di frutta bianca fresca.
Benanti – Etna Doc Rosso Contrada Dafara Galluzzo 2020
Nerello Mascalese 100%. Dagli alberelli dell’omonima contrada sul versante Nord dell’Etna a 750 metri slm. Fermentazione in acciaio e macerazione con l’utilizzo di lieviti autoctoni selezionati dall’azienda. Matura in tonneaux di rovere francese per 12 mesi, poi affinamento in acciaio per altri 10 mesi.
Diffonde note di mora fresca e spezie dolci, seguite da una netta impronta balsamica e di macchia mediterranea. Al gusto è fine, elegante, ricco di frutto, molto sapido e di buona freschezza. E’ persistente con nota finale balsamica. Questo rosso è un chiaro esempio sul campo di quelle che sono le grandi potenzialità dei vini di contrada.
Caruso – Etna Doc Rosso 2019
Nerello Mascalese 80%, Nerello Cappuccio 20%. Vigne nella zona sud-est, a Nicolosi.
Maturazione in barriques di secondo passaggio per 12 mesi, poi affinamento per altri 12 mesi in bottiglia.
Presenta ancora sentori freschi, di more e rosa, e balsamici di menta e sandalo. Bocca fresca, sapida, intensa, con tannini piacevoli, lievemente alcolico nel finale. Un rosso che ha stoffa e può migliorare negli anni.
Casale 120 – Etna Doc Rosso Senecio Contrada Picciolo 2020
Nerello Mascalese 90%, Nerello Cappuccio 10% provenienti dal Versante Nord a Rovittello, in Contrada Picciolo. Una piccola produzione di poche migliaia di bottiglie e un’azienda nuovissima, nata nel 2019. Al timone l’olandese Margrieta Besselina van der Woerd e il direttore del Consorzio Doc Etna, Maurizio Lunetta.
Il vino si presenta nitido e fresco nei profumi di rosa e peonia, di piccoli frutti rossi con spruzzi più evoluti di tabacco dolce. Al palato è vivace, finemente tannico, morbido e con una notevole acidità. Punta più sull’agilità di beva che sulla potenza.
Firriato – Etna Doc Rosso Riserva Signum 2014 – 14,5% alcol
Nerello mascalese e altre varietà reliquia. Questo vino ha una storia particolare che va spiegata nei dettagli. Nasce da piante ad alberello centenarie prefillossera in Contrada Verzella, sul versante nord-est del vulcano, a 650 metri slm. Può vantare la certificazione che attesta la reale vetustà delle vigne – dopo analisi dendrocronologica e stereoscopica dell’Università di Palermo – in cui sono stati contati e calcolati gli anelli legnosi che determinano l’età della pianta, stimata in 140 anni. Il vino matura due anni in grandi tonneaux francesi, affinamento altri 18 mesi in bottiglia. Naso balsamico, speziato, macchia mediterranea, more, pepe nero. In bocca molto elegante, fine persistente, armonico, lungo: una bomba al palato.
Fischetti – Etna Doc Rosso 2015
Nerello mascalese 80% e Nerello cappuccio 20% da un vigneto centenario in Contrada Muscamento, sul versante Nord. Maturazione per 24 mesi in barrique di rovere francese, affina poi un anno in bottiglia.
Diffonde note di frutti di bosco, tabacco, cuoio, menta. Si distingue per compattezza del gusto, tannini nervosi, sapidità, spalla acida notevole (che gioverà per la sua longevità) e buona persistenza. Uno stile classico.
Frank Cornelissen – Munjebel Etna Doc Rosso 2020
Nerello Mascalese 100%. Le uve sono un blend proveniente da vigne di differenti contrade sul versante Nord dell’Etna. Maturazione in vasche di vetroresina da 2500 a 7000 litri per circa 12 mesi.
Tinte eleganti di ciliegia fresca, lampone e rosa, adagiate uno sfondo balsamico di menta, liquirizia e incenso. Sorso molto elegante e ricco di frutta matura, morbido, vellutato nei tannini, che si schiudono in uno sorso di lunga persistenza. Un rosso ricco ed elegante al tempo stesso.
Girolamo Russo – Etna Doc Rosso San Lorenzo 2020
Nerello mascalese con un piccolo saldo di Nerello cappuccio dalle vigne ad alberello dell’omonima contrada a 750 metri di altitudine, nel territorio del comune di Randazzo (versante Nord). Affinamento per 18 mesi in botti di rovere di secondo passaggio.
Al naso è nitido, molto territoriale: si esprime con more, ginepro, spettro balsamico, liquirizia, incenso e menta. Sorso intenso, agile, di medio corpo, molto fresco e sapido, con un finale “calligrafico” dolcemente speziato.
Giulia Monteleone – Etna Doc Rosso Qubba 2019
Nerello Mascalese 95%, Nerello Cappuccio e Alicante 5%. Vigneti ad alberello di 85 anni d’età in Contrada Cuba, sul versante Nord dell’Etna, in una zona molto vicina al fiume Alcantara. I vino matura 12 mesi in tonneaux di rovere francese da 700 e 500 litri, affinamento 12 mesi in bottiglia.
Ha un’olfattiva profonda e di gran classe: confettura di more, cuoio, cioccolato fondente, tinte di liquirizia e ancora ginepro, chiodi di garofano, pepe, liquirizia. Bocca fresca, sapida, elegante, molto persistente, tannini fini e rodati. Grinta e finezza al gusto.
Graci – Etna Doc Rosso Arcurìa 2020
Nerello Mascalese 100% da vigneti ad alberello in Contrada Arcurìa, a Passopisciaro, versante nord-est. Affinamento per 18 mesi in tini tronco-conici di rovere e 6 mesi di bottiglia.
Profumi a piccole tinte, cangianti a ogni annusata, fra erbe aromatiche, more, rosa, ginepro e nuance di tabacco dolce. Sorso fine, agile, molto sapido e fortemente minerale, connotato da tannini fini e una chiusura lievemente fumé.
Pietradolce – Etna Doc Rosso Barbagalli 2017
Nerello Mascalese 100% da vigne in Contrada Rampante (alberelli centenari pre-phylloxera) a 950 metri slm. Maturazione per 20 mesi in tonneaux di rovere francese.
Bouquet elegante, fine, evoluto, fra note di tabacco dolce, macchia mediterranea, decisa impronta balsamica, cuoio, frutti di bosco e more in confettura. Palato elegantissimo, intenso, tra sapidità e freschezza, tannini morbidi e fini. Agile, lungo e armonico il finale. L’ennesima conferma per uno dei rossi Top etnei.
Serafica – Nerello Cappuccio Igt Terre Siciliane 2019
Siamo a Nicolosi sul versante sud-est e qui abbiamo assaggiato uno dei pochi vini da Nerello Cappuccio in purezza prodotti. Particolarmente gradito per il suo profumo floreale con piacevoli pennellate aromatiche e speziate che si schiudono in un sorso di buona acidità, rotondo e dai tannini levigati. Nel finale affiora una sensazione di ciliegia rossa fresca. Vino presentato – con tutte le altre etichette – da Maria Ausilia Borzì e dall’enologo Nicola Colombo. L’azienda produce anche un ottimo olio extravergine.
Tenuta Boccarossa – Etna Doc Rosso 2019
Nerello Mascalese 100%. Azienda a Passopisciaro e vigne in Contrada Arena (Randazzo), sul versante Nord. Affinamento in acciaio e barriques di quarto passaggio per 15 mesi.
Titolari sono Michele Calabretta (espressione di una famiglia nel vino da quattro generazioni) e Claudia Langer, originaria della Franconia. Al naso confettura di more, spezie, cioccolato scuro. In bocca e scorrevole, avvolgente, da tannini piacevoli e un corpo caratterizzato da tanto frutto.
Tenuta delle Terre Nere – Etna Doc Rosso San Lorenzo 2020
Nerello Mascalese 100% proveniente da vigne in Contrada San Lorenzo (comune di Randazzo), versante Nord. Le viti sono vecchie di oltre 70 anni. Viene elevato per 14 mesi in barriques e tonneaux.
Si presenta con un bouquet di rose fresche e peonie, marasca, liquirizia e una nota terrosa, vulcanica evidente. Il gusto si espande calibrato e vivace, molto elegante, segnato da sapidità e tannini setosi. In realtà è ancora giovane e può evolvere alla grande per i prossimi 10 anni.
Tenuta Papale – Etna Doc Rosso 2018
Nerello Mascalese 90%, Nerello Cappuccio 10%. Vigneti a Belpasso (versante sud-est). Vinificazione: 6 mesi in acciaio, 6 mesi in botte di rovere di Slavonia e un anno di bottiglia.
Al naso confettura di more, rosa, cuoio, macchia mediterranea, sfumature vegetali e di terra bagnata. Al palato si presenta corposo, avvolgente, nettamente sapido e con acidità spiccata. Tannini morbidi e gusto finale piacevole.
Terre Normanne – Etna Doc Rosso 2020
Nerello mascalese 100% da un singolo vigneto a Rovittello, sul versante Nord. I proprietari sono l’autoctono Vincenzo Sangiorgio e la compagna svedese, Rosanna Rimerz. Il vino matura tre mesi in botti di rovere francese a grana fine leggermente tostate.
Si apprezzano sentori di fragola, fiori di rosa fresca, pietra bagnata, sottobosco e balsamiche mentre il sorso sfodera equilibrio e acidità piena, eleganza e una mineralità e ancora ottima persistenza e struttura al palato.