(U.G.) L’ennesima conferma che questo è davvero il momento dei vini rosati arriva dalla tredicesima edizione di Contrade dell’Etna, ospitato all’inizio di aprile da Il Pìcciolo Etna Hotel Golf & Resort di Castiglione di Sicilia (CT), in Contrada Rovittello (luogo d’elezione e crocevia degli appassionati di vitivinicoltura etnea). Una tipologia, quella dei vini “rosa”, fino a pochi anni fa considerata quasi un ripiego, un completamento di gamma (perché un rosato ce lo devi avere comunque in catalogo), dalla maggior parte dei produttori e oggi finalmente assurta a meritata gloria.
Secondo noi, ciò dipende da un paio di fattori determinanti: il gusto dei consumatori – specie nelle fasce d’età più giovani – sta rapidamente cambiando e proprio i rosati si prestano meglio alle bevande “mixology” (vedi il mercato americano – vero “incubatore” delle bevande più trendy e socializzanti); la scelta degli stessi viticoltori di destinare alla produzione di vino rosato le uve da vigneti appositamente dedicati e non quelle di “scarto”. Il risultato? Calici rosé meno alcolici e più facili da bere, che incontrano il gusto dei nuovi consumatori e non solo delle donne, garantendo una qualità eccellente del vino finale a qualsiasi livello di gradazione.
Il territorio etneo non fa eccezione, anzi riesce a distinguersi con un’offerta di etichette quanto mai varia e ricca, proprio perché ogni vino, qui, alle pendici del vulcano – secondo l’orientamento dei vigneti, la posizione, la tipologia dei suoli, le diverse Contrade – risulta differente dall’altro. Ecco perciò le dodici sfumature di vini rosati dell’Etna, nello stesso ordine di assaggio della Masterclass condotta con rigore e professionalità dal giornalista Federico Latteri (Cronache di Gusto). Le note di degustazione però sono le nostre.
Due parole sull’aspetto e sulla composizione dei vini. La tinta rosa di questi vini è molto meno carica rispetto al passato recente, a conferma delle mutate scelte dei produttori che vanno incontro alla tendenza del mercato di privilegiare colori più naturali (salmone, ramato, per virare addirittura sul dorato), a discapito dei rosa “finti”.
Tutti i vini assaggiati provengono da Nerello Mascalese in purezza tranne Feudo Vagliasindi in cui ritroviamo un 10% di Nerello Cappuccio.
(fra parentesi la zona di produzione delle uve)
Gambino – Etna Rosato Tifeo 2021 Linguaglossa, versante est dell’Etna, Contrada Petto Dragone
Naso intenso con profumi di rosa fresca, pompelmo rosa, arancia rossa, pepe bianco. Gusto sapido e fresco, rotondo, di buona persistenza e un finale coerente fruttato. Affina per 5 mesi in acciaio e 3 mesi in bottiglia. Didattico.
Torremora – Etna Rosato Scalunera 2020 (zona Rovittello – Contrada Dafara Galluzzo)
Note di macchia mediterranea e spezie dolci a piccole tinte, poi cedro e fiori di rosa molto delineati. Sorso intenso, molto fresco compatto, vivace, morbido, di buona persistenza, con un finale salino e di frutta rossa. Affinamento sulle fecce fine per 3 mesi. Vivace.
Tenute Bosco – Etna Rosato Piano dei Daini 2020 (Contrada Santo Spirito)
Note pepate, floreali di rosa, arancia, spezie dolci. Bocca morbida, fresca, molto dinamica e persistente che si schiude in un finale di piccoli frutti rossi. In realtà molto verticale all’assaggio. Affinamento in acciaio per 4 mesi a contatto con le fecce fini, e poi altro affinamento in bottiglia per un minimo di 6 mesi. Elegante.
Maugeri – Etna Rosato Contrada Volpare 2020 (Versante est, Milo)
Note intense, decisamente aromatiche e floreali, poi viene fuori il pepe rosa, il lampone e infine l’arancia rossa sullo sfondo. Gusto intenso, immediato, fresco, con una piccola scia amarognola nel finale. Lieve passaggio in legno (2 mesi) prima di un ulteriore affinamento in acciaio (6 mesi). Bouquet nel calice.
Travaglianti – Etna Rosato 2020 (Contrada Cavaliere, a Santa Maria di Licodia, versante Sud-Sud Ovest)
Aspetto fortemente ramato. Note di pepe e spezie dolci, fiori e tanta aromaticità. Gusto intenso, sapido, un po’ caldo, di freschezza e sostanza. Chiude la beva su una scia di arancia amara. Di sostanza.
Theresa Eccher – Etna Rosato Ariel 2020 (Randazzo, Contrada Monte Laguardia)
Ramato. Si apre nel calice su note selvagge, poi affiorano l’arancia e il lampone. Sorso intenso, e corposo, decisamente sapido, verticale come una spada, fresco e morbido: nel finale piccoli frutti rossi. Deciso.
Conte Uvaggio – Etna Rosato Il Rosato del… 2020 (Solicchiata)
Si distingue nettamente da tutti gli altri già all’olfatto. E’ diverso, particolare: emergono in serie vaniglia, pesca, fiori appassiti. Gusto morbido, quasi dolce, abbastanza fresco, con una “sporcatura” minima di tannino. Fa un breve passaggio in legno. Originale.
La Contea – Classe 39 Rosato 2020 (Mascali)
Intensa componente floreale al naso e poi spezie dolci, arancia. Al palato è intenso, sapido, molto fresco, concentrato e corposo. Finale lungo e coerente. Affinamento 6 mesi in acciaio. Ha personalità
Al-Cantara – Etna Rosato Amuri di Fimmina e Amuri di Matri 2020 (Randazzo, Contrada Feudo Santa Anastasia)
Note molto nette e precise di fiori freschi, poi ciliegia. Lampone. Gusto intenso, corposo, morbido e di buona sapidità. Finale agrumato, tannino un po’ asciugante nel finale. Si fa bere. Accattivante.
Feudo Vagliasindi – Etna Rosato 2020 (Randazzo)
Un po’ chiuso ai profumi, poi emergono lievi note floreali e quasi macerate. Gusto sapido e ruvido nel tannino. Fermentazione e affinamento 3 mesi in barrique. Scabroso.
Palmento Costanzo – Etna Rosato Mofete 2019 (Contrada Santo Spirito, Passopisciaro)
Un anno in più rispetto ai precedenti fa tanto nel calice. Profumi complessi e cangianti, Note di fiori freschi, decisamente speziato, con punte di erbe aromatiche mentre sullo sfondo si distingue il fruttato di agrume. Al palato risulta intenso, fresco, morbido, sapido, avvolgente, molto gustoso. Lungo.
Tenuta Foti Randazzese – Etna Rosato Alta 2021 (Nicolosi)
Appena imbottigliato, dimostra buona potenzialità. Rosa cerasuolo. Naso giovane, nitido, con una bella ciliegia stile “Puglia rosé”. Gusto giovane, fresco, sapido e di buona consistenza. Si farà.
Volete sapere i nostri preferiti? Senza ordine di preferenza: Tenute Bosco, Torremora, Palmento Costanzo, La Contea, Theresa Eccher.