di Alessia Canarino
Si è conclusa pochi giorni fa la Special Edition di Campania Stories, l’immancabile rassegna vinicola annuale che consente a produttori, giornalisti ed appassionati di incontrarsi, in Campania, per assaggiare vini in anteprima, partecipare a degustazioni verticali e orizzontali. Un appuntamento a cui non bisogna mancare per avere il polso dell’andamento vinicolo della regione. Quest’anno poi, gli organizzatori, titolari dell’agenzia di comunicazione Miriade & Partners, Diana Cataldo e Massimo Iannaccone, sono tornati più carichi che mai, corroborati da solide partnership ma soprattutto rafforzati dai difficili anni di pandemia, che hanno visto rimandare, annullare e riprogrammare la rassegna. Ma Campania Stories è una special edition perché non si esaurisce con la tre giorni di degustazioni e visite in cantina.
“Campania Stories vive 365 giorni l’anno, con iniziative in Italia e all’estero – affermano Diana e Massimo – è anche groupage per le testate internazionali più importanti del mondo del vino nonché approfondimenti tematici. Non solo un evento, dunque, ma un concreto progetto di valorizzazione e promozione. Una narrazione corale che cresce nella condivisione di una visione, di un’idea che ci accomuna e nello stesso desiderio di portare la Campania del vino nel mondo e di portare il mondo in Campania“.
Quest’anno, poi, si può davvero parlare di Special Edition perché a partecipare non sono state solo le firme più illustri della stampa vitivinicola nazionale ed internazionale, ma anche gli Ambassador della Vinitaly International Academy, capitanati da Stevie Kim, una delle donne più influenti in ambito enologico. Professionisti del vino, cui è stato consegnato il testimone di promozione dei vini campani nel mondo.
A fare da scenario alla rassegna, in questa edizione, i Campi Flegrei, dove terra, fuoco e mare giocano un ruolo cruciale nell’allevamento della vite. Uno scenario lunare, tra fumarole e acqua calda che proviene dalle viscere della Terra, che guarda l’attuale Capitale della Cultura, Procida, e la vicina Ischia. Un luogo dove vestigia romane a cielo aperto si alternano a palazzine decadenti.
DOC dal 1994, i Campi Flegrei interessano 7 comuni tra cui l’area metropolitana di Napoli e non di rado i palazzoni della periferia nord ovest della metropoli campana lasciano spazio alle cosiddette vigne metropolitane, alcune di loro addirittura con un patrimonio ampelografico invidiabile, costituito da piante centenarie, sopravvissute alla fillossera grazie alla presenza di pomici, sabbie e lapilli, che, insieme ai tipici tufi grigi dell’area puteolana, caratterizzano il profilo pedologico della zona. Il vitigno a bacca bianca Falanghina domina insieme ad una quota minore del vitigno a bacca rossa, Piedirosso.
L’esordio di questa Special Edition è stato poi reso ancora più piacevole da una degustazione articolata di Falanghina dei Campi Flegrei, clone ben diverso dalla Falanghina del Sannio, largamente diffuso nella piana del Taburno. Nei Campi Flegrei, la Falanghina si sviluppa con un grappolo più spargolo, leggero e con una distintiva sapidità. E’ stata inoltre una scoperta affascinante poter degustare Falanghina di 5 e addirittura 10 anni, dando vita a vini per i quali il tempo pare essersi fermato.
Cantina Farro – Terra Casata – Falanghina Campi Flegrei DOP 2021
Luminoso, giallo verdolino, con un bouquet di macchia mediterranea, nel quale si distinguono note di salvia e menta su uno sfondo di richiami agrumati. Il sorso è agile, netto, tagliente e saporito
Cantine Federiciane – Falanghina Campi Flegrei DOP 2021
Brillante nel suo colore paglierino con note verdoline. Ancora un po’ timido al naso, nel quale si distinguono le note salmastre di sabbia bagnata e conchiglia, su ritorni di buccia di limone. Piacevole al palato, succoso di frutta a polpa bianca, chiude sapido.
Settevulcani – Falanghina Campi Flegrei DOP 2021
Luminoso e iridescente giallo paglierino, che conferma il carattere varietale della falanghina, con le sue note salmastre ed agrumate di cedro, ben fuse con ricordi di timo. Netta, vibrante, immediata al sorso.
Cantine dell’Averno – Falanghina Campi Flegrei DOP 2021
Rispetto ai precedenti campioni, questa Falanghina spicca per intensità di colore, sempre nei toni del paglierino ma con qualche accenno al dorato, così come al naso, nel quale le note floreali di ginestra trovano una felice fusione con la frutta a polpa gialla. Minerale, sapido, godibile al palato
La Sibilla – Falanghina Campi Flegrei DOP 2021
Vivace nel bicchiere con il suo colore oro verde. Al naso conquista con note di macchia mediterranea. E’ un vino solare che si lascia bere e parte immediatamente sapido per chiudere ben equilibrato dalla spinta alcolica e richiami di timo
Mario Portolano – Falanghina Campi Flegrei DOP 2020
Ancora una bella vivacità di colore paglierino per questa Falanghina, il cui naso gioca di eleganza e soffusione. Accenni di caprifoglio e menta selvatica al naso, mentre l’attacco al palato è secco, snello, pulito e salmastro.
Cantine Carputo – Collina Viticella Falanghina Campi Flegrei DOP 2019
Deciso giallo paglierino, che al naso gioca con intrecci di sentori floreali, dalla zagara al caprifoglio. Secco, sapido, quasi salato, in bocca, sostenuto da una struttura importante, che lo rende un vino gastronomico.
Contrada Salandra – Falanghina Campi Flegrei DOP 2018
Da qui comincia la sfida al tempo. Il colore già più intenso e variazioni dorate. Al naso penetrante, immediate note di frutta esotica e agrumate di kum quat, ma al palato è la vera piacevolezza: pulito il sorso, sapido e caldo, chiude con ritorni agrumati
Cantina del Mare – Falanghina Campi Flegrei DOP 2015
Rapisce il colore oro lucente di questo vino, proposto ormai a sette anni dalla vendemmia, che al naso si propone con un bouquet composto ed intrigante di fiori gialli. Il sorso è pieno, caldo, con una vena balsamica di rosmarino che prolunga la sua chiusura.
Agnanum – Falanghina Campi Flegrei DOP 2012
Senza rughe, senza sbavature. Una falanghina di dieci anni che si propone nella sua maestosa lucentezza dorata, intensa. Al naso si propone senza ammiccamenti nelle sue caratteristiche varietali più mature, di nespola e agrumi dolci. Note iodate al palato, sapidità appagante e lunga chiusura minerale.