di Alessia Canarino
Appena costituito ad Avellino, il Consorzio di Tutela dei Vini d’Irpinia, la giovane neo Presidente, Teresa Bruno dell’azienda Petilia, di Altavilla Irpina (AV), debutta con idee ed obiettivi chiari: formazione, partnership sul territorio ma, soprattutto, rafforzamento del brand Irpinia nel mondo.
Un argomento ampiamente discusso durante l’incontro, Taurasi The King of Southern Italy, che già dal titolo prelude ad una comunicazione di respiro internazionale, basata sulla denominazione più conosciuta del territorio irpino. Al dibattito hanno partecipato ospiti rappresentativi di territori diversi, come Matteo Ascheri, Presidente del Consorzio di Tutela del Barolo, Barbaresco, Alta Langa e Dogliani, che nel suo intervento tecnico ha illustrato come sia importante puntare sull’unicità regionale, valorizzando i vitigni autoctoni e le aziende a conduzione familiare, che creano la vera riconoscibilità di un brand.
Altro ospite di riferimento del dibattito è stato Gianfranco Sorrentino, napoletano, trapiantato negli Stati Uniti d’America, dove, da oltre quarant’anni, gestisce il mitico ristorante Il Gattopardo, che, parlando dell’Irpinia, ha sottolineato la necessità di avviare una strategia corale di comunicazione del territorio.
E sembra che la presidente del Consorzio abbia fatto tesoro di questi spunti, spiegando come il brand Irpinia esista già, ma necessiti di un rafforzamento. “L’obiettivo primario del Consorzio è quello di guardare oltre i confini nazionali, lavorare sull’unicità del nostro territorio, uniti, senza lasciare nessuno indietro. Abbiamo bisogno dello sforzo e della presenza di tutti gli attori della filiera vinicola locale, per poter andare avanti e portare a casa dei risultati”.
“Credo molto nella formazione – ha proseguito Teresa Bruno – e tanti investimenti saranno fatti in quella direzione con lo scopo di promuovere prima l’Irpinia e poi le nostre 3 DOCG anche in vista del prossimo anno, quando, nel 2023, appunto, celebreremo i 20 anni delle DOCG Fiano di Avellino e Greco di Tufo e ben 30 anni della DOCG Taurasi.”
Non solo internazionalizzazione. Negli obiettivi del Consorzio neo costituito anche attività a tutela della qualità dei vini prodotti. “Il Consorzio non esiste solo per un controllo del territorio e dei suoi attori” chiosa la presidente. “ Seguendo i trend attuali che vedono l’aumento della produzione di vini naturali e sostenibili, anche noi, in Irpinia, lavoreremo ad un certificato di sostenibilità, conforme agli standard internazionali, che accerti la salubrità dei vini”.
C’è fermento quindi in questo piccolo angolo della Campania, dove, finalmente persone capaci e giovani, superano l’individualismo per proiettarsi al futuro e dare dignità ad un territorio, finora sempre identificato come il fratello minore di…