di Gianna Bozzali
Vini e storie di una regione che oggi si attesta come la seconda in Italia in termini produttivi, con le sue 4 DOCG e 26 DOC. La Puglia è stata raccontata attraverso i suoi vini e le sue tante storie di produttori nel corso della degustazione di ben 14 etichette nella masterclass svoltasi sabato scorso a Noci in occasione della manifestazione Bacco nelle Gnostre, guidata dal delegato AIS Murgia, Vincenzo Carrasso, in collaborazione con l’Associazione Donne del Vino.
Un territorio caratterizzato da colline e pianure, da escursioni climatiche notevoli anche d’estate, da una variegata presenza di suoli che si riflettono sui vini e dove i vitigni a bacca nera rappresentano il 60% della superficie vitata. Ecco i vini degustati alla masterclass che nell’insieme sono davvero rappresentativi di un territorio dinamico e moderno, sempre più consapevole dell’enorme potenziale vinicolo della regione.
Cardone – Prosit 2018 Bianco Frizzante Valle d’Itria
Molto luminoso, cristallino. La Verdeca gli dà una notevole freschezza. Una bollicina finissima e persistente. Al naso è delicato, floreale ricordando il profumo di petali bianchi, di biancospino, con cenni di mandorla amara e frutta a bacca bianca. In bocca scivola.
Cardone – Castillo Locorotondo DOP 2018
Giallo paglierino, consistente. Al naso è frutto intenso, di pesca bianca, con note agrumate ed una leggera punta di erbe aromatiche. In bocca è fresco ed equilibrato, in fase di maturazione. Ritornano i profumi percepiti al naso. Un’ottima interpretazione dei bianchi molto amati da Marianna Cardone che insieme al fratello rappresentano la terza generazione di una delle più prestigiose aziende pugliesi.
Vetrère – Cré 2018
Minutolo in purezza prodotto da un’azienda che fa vino da cinque generazioni ed è molto attenta alle problematiche ambientali. Giallo paglierino, luminoso. Al naso spicca il gelsomino e note di erbe aromatiche, vi sono anche richiami di frutta esotica. Al palato ritornano le note percepite al naso. Ottima la spinta acida al sorso.
Vignaflora – TreTomoli Rosa Susumaniello 2018
Un vigneto giovane, allevato ad alberello a 430 m slm. Il Susumaniello è un antico vitigno pugliese da sempre vinificato in rosso. Questa inedita interpretazione femminile regala all’austero Susumaniello una vita nuova. Il vino si presenta cristallino, al naso floreale con sentori di rosa di maggio, note fruttate, di fragola e lampone, note di fieno ed erba tagliata. In bocca una leggerissima nota tannica che asciuga.
Il Melograno 2018 (azienda La Marchesa). Un rosa cerasuolo. Al naso è fruttato, di mirtilli, ciliegie delicate, floreale di rosa canina. Al palato asciuga, un vino giovane molto avvincente.
Garofano – Girofle Salento IGP 2018
Un rosato della tradizione salentina ottenuto da uve Negroamaro, fonte d’ispirazione e cifra stilistica dell’azienda di Severino Garofano a cui si deve il rilancio del vino di qualità nel Salento. Al naso si percepiscono note intense di fiori e frutti rossi, nonché una leggera nota di Vermouth. Al palato ritorna il floreale con un retrogusto un po’ amaro. Fresco, sapido, armonico.
Vignaflora – Tre Tomoli Rosso Grappoli eletti Susumaniello 2018
Frutto di un’ottima annata, da grappoli selezionati vien fuori questo rosso biologico che al naso presenta una discreta complessità: rosa fresca, di melograno, cenni di spezie, di timo serpiello con le sue note pungenti al naso. Al palato asciutto e con un tannino spiccante.
La Marchesa – Cacc’e Mmitto di Lucera DOC 2017
Vino dal colore rosso rubino intenso. Al sorso spicca la sua tannicità. L’affinamento di questo vino è di 6 mesi in botti grandi.
Garofano – Simpotica Salento IGP 2015
Negroamaro in purezza, da uve coltivate ad alberello. Fa 12 mesi di barrique. Ne risulta un vino dal colore rosso granato, dai profumi intensi di amarena e ciliegia sciroppata. Al sorso è avvolgente, piacevole con tannini eleganti.
Produttori di Manduria – Lirica Primitivo di Manduria DOC 2017
Rosso granato, al naso sentori di spezie più amaricati, frutta matura a polpa rossa, erbe aromatiche secche. Al palato il tannino si fa sentire ma è morbido. Ritorna la frutta percepita al naso. Secco, morbido. Un vino gentile, piacevole, frutto del lavoro di una storica cantina che difende strenuamente il lavoro di 400 piccoli artigiani del vino che a buon diritto possono fregiarsi del titolo di “Maestri in Primitivo”.
Vetrère – Barone Pazzo Primitivo 2016
Colore rosso intenso. Speziato al naso, sa di ciliegia sottospirito, con nuances balsamiche. In bocca è morbido, consistente ed equilibrato.
Paolo Leo – Orfeo Negroamaro 2016
Presenta una bella consistenza al calice. Al naso frutta sotto spirito, note di vaniglia. I 24 mesi di barrique francese lo ingentiliscono
Paolo Leo – Passitivo Primitivo Bio 2017
Per questo vino si effettua sui grappoli la tecnica speciale del “giro del picciolo”: si attorciglia il gambo intorno al grappolo in modo che nessun nutrimento possa raggiungere gli acini, facendo sì che l’appassimento delle uve sulla vite possa avvenire in modo naturale. Ha un colore rosso rubino intenso con note eteree, di prugna disidratata, frutta appassita. Al palato è corposo, morbido e persistente.
Produttori di Manduria – Sonetto Primitivo di Manduria Riserva 2014
24 mesi di barrique, è un vino non filtrato. Tanto colore nel calice e tanta frutta al naso con evidenti profumi di more e prugne mature. Decisamente tannico, seppur si tratti di tannini avvolgenti. Ben equilibrato, pulito e di buona lunghezza.