FIVI ( Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti) scrive a Teresa Bellanova, Ministro delle Politiche Agricole, e a Roberto Gualtieri, Ministro dell’Economia e delle Finanze, affinché intervengano per sostenere il settore vitivinicolo e il settore Horeca fortemente provati dalla situazione di emergenza legata al Covid-19.
Alla luce della situazione che ha portato alla sospensione di tutte le attività di somministrazione, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti ha chiesto che, fino al 31/12/2023, l’IVA relativa alle vendite di vino all’Ho.re.ca sia esigibile solo al momento dell’incasso delle fatture e non al momento della consegna o della spedizione. La richiesta, quindi, è che anche la fattura sia emessa solo dopo aver incassato il corrispettivo dovuto.
Il primo comma dell’articolo 6 del DPR 633/72 prevede infatti che le cessioni di beni mobili si considerino effettuate nel momento della loro consegna o spedizione.
Per le vendite già effettuate da marzo a questa parte, e per le quali è già stata emessa la relativa fattura di vendita, la FIVI richiede quindi che l’IVA sia considerata “in sospeso” (come avviene per le cessione alla Pubblica Amministrazione) e che diventi esigibile soltanto all’atto dell’incasso della stessa precedentemente emessa.
Inoltre, FIVI ha chiesto anche che, fino ad almeno il 31/12/2023, l’aliquota IVA non sia quella ordinaria del 22%, ma quella agevolata del 10%.
(fonte: FIVI)