(U.G.) C’è il simbolo della farfalla su ogni bottiglia di Emanuele Gambino, a sottolineare la scelta di puntare sulla biodiversità della terra e quindi del vigneto. E’ una forma di rispetto incondizionato e irreversibile che lo ha portato, nel 2006, fin dai suoi primi passi da viticoltore, a convertire la sua azienda all’agricoltura biologica, rigettando in toto l’uso di pesticidi e diserbanti. Vigneti (12 ettari in tutto) che dimorano su suoli argilloso-calcarei a cavallo fra le Langhe e il Monferrato. Trentanove anni, laureato in legge, Emanuele ha dato una svolta alla sua vita, decidendo di lasciar stare la toga e optare per la terra, per i vigneti di famiglia.
La Barbera d’Asti assaggiata proviene da uve Nebbiolo coltivate nella tenuta di frazione San Martino in Costigliole d’Asti, a 270 m. slm. 6.533 le bottiglie prodotte e numerate.
Si caratterizza per il suo rosso rubino limpido e il bordo più sfumato. Si susseguono un floreale fresco di rosa, poi frutta rossa nitida come mora e amarena, spruzzi di macchia mediterranea e in evidenza liquirizia e cioccolato fondente. balsamico con la liquirizia in evidenza e il cioccolato fondente. Il sorso è dinamico, intenso, avvolgente, di grande freschezza e sapidità, strutturato, con la sua trama tannica finissima che si schiude in un finale armonico, lungo e balsamico.
Di questo rosso mi ha colpito lo straordinario equilibrio di tutte le componenti, tanto che i 15 gradi alcol dichiarati non si avvertono minimamente. Ritrovo fluidità di beva, agilità. Una Barbera d’Asti perfetta espressione del territorio di provenienza, nitida nei profumi e godibile da bere subito.
Brevi note di vinificazione: un mese di passaggio in botte di rovere grande cui seguono 6 mesi di affinamento in bottiglia.
NdA: Nonostante il cognome simile non siamo minimamente parenti.
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There is the butterfly symbol on every bottle of Emanuele Gambino, to underline the choice to focus on the biodiversity of the land and therefore of the vineyard. It is a form of unconditional and irreversible respect that led him, in 2006, from his first steps as a winemaker, to convert his company to organic farming, completely rejecting the use of pesticides and herbicides. Vineyards (12 hectares in all) that dwell on clayey-limestone soils between the Langhe and Monferrato. Thirty-nine years old, a law graduate, Emanuele made a change in his life, deciding to leave the toga alone and choose the land, for the family vineyards.
The Barbera d’Asti tasted comes from Nebbiolo grapes grown on the estate at San Martino in Costigliole d’Asti, at 270 m. asl. 6,533 bottles produced and numbered.
It is characterized by its clear ruby red and more nuanced edge. A fresh rose floral follows, then clear red fruit such as blackberry and black cherry, splashes of Mediterranean scrub and evidently licorice and dark chocolate. balsamic with licorice in evidence and dark chocolate. The sip is dynamic, intense, enveloping, of great freshness and sapidity, structured, with its very fine tannic texture that opens up in a harmonious, long and balsamic finish.
I was struck by the extraordinary balance of all the components of this red, so much so that the 15% alcohol declared is not felt in the slightest. I rediscover drinking fluidity, agility. A Barbera d’Asti perfect expression of the territory of origin, clear in aromas and enjoyable to drink immediately.
Brief vinification notes: one month of passage in large oak barrels followed by 6 months of aging in the bottle.
NdA: Despite the similar surname we are not related in the least.