Diego Planeta voglio ricordarlo così, con le sue parole pronunciate per la rubrica “Eat Parade“ del Tg2:
“Io non credo esistano molte regioni nel mondo così variegate e allo stesso tempo uniche, che riescono a produrre contemporaneamente la varietà di vini che produce la Sicilia. Ma c’è di più: non esistono altre regioni nel mondo, al di fuori della nostra bella isola, dove la vendemmia dura anche quattro mesi nelle diverse parti della stessa regione. Le aziende vitivinicole siciliane hanno lavorato negli ultimi anni a una grande opera di miglioramento del territorio. Il messaggio che la Sicilia ha portato nel mondo con i suoi vini è enormemente importante”. Aprile 2011. Era la mia prima “Sicilia en primeur”, l’evento cult del vino siciliano. Quella frase è ancora attuale. Ho visto in lui il produttore di vino esperto e innovatore, amico e solidale.
Dire che Diego Planeta è stato un viticoltore lungimirante significa sottolineare una realtà incontestabile. Lui ha visto prima di tutti e non ha mai avuto paura dell’innovazione, del coraggio delle nuove avventure. Ci ha lasciato all’età di 80 anni. Nato a Palermo nel 1940, ha presto identificato il proprio ambiente ideale in quel di Menfi, punto di partenza nel 1994 dell’azienda che porta il suo nome, ideata insieme alla figlia Francesca e ai nipoti Alessio e Santi. Oggi le cinque cantine della galassia Planeta presidiano i territori cardine della viticoltura siciliana e continuano a far conoscere l’autentica qualità dei vini dell’isola in tutto il mondo. L’azienda Planeta conta su 120 dipendenti, esporta in 30 paesi del mondo e fattura 12 milioni di euro. E’ il messaggio della migliore Sicilia imprenditoriale, quella che funziona meglio di un orologio svizzero.
Diego Planeta ha fondato nel 1964 le Cantine Settesoli (di cui è stato anche presidente). Cavaliere del lavoro, nominato da Ciampi, è stato anche presidente dell’Istituto Regionale Vite e Vino, socio fondatore e presidente di Assovini Sicilia tra la fine del 2008 e il 2011. Sostenitore della nascita della Doc Sicilia, è stato uno dei sette firmatari del comitato promotore per la sua costituzione.
Imprenditore dalle idee illuminate e grandi prospettive, Diego Planeta era un innovatore: ha saputo sempre vedere un po’ più avanti di tanti suoi colleghi di cui era vero amico e consigliere: ha progettato, ha sviluppato, ha aiutato, ha concretizzato, ha spinto molti giovani siciliani a ritornare nei campi a coltivare la vite. E’ stato – e rimarrà sempre – uno grandi del vino siciliano. (U.G.)
Ai familiari di Diego Planeta e in particolare a Francesco, Alessio e Santi le condoglianze di WiningPress