di Umberto Gambino
Anche chi non lo conosce o non lo ha mai assaggiato sa cos’è lo Champagne. E’ il vino “pop” (inteso come “popolare”) per eccellenza, il “vino perfetto”, quello che quando lo versi nel calice sollecita tutti i sensi, senza soluzione di continuità. Quello da cui non ti aspetti delusioni di sorta. Ma è soprattutto “un vino” a tutto tondo! Perché c’è ancora qualcuno che non lo considera tale. Un susseguirsi di bollicine che increspano il calice, vibrano, sorridono, si fanno sentire (eccome!) quando assalgono il palato, lo solleticano, trasformano le nostre papille gustative nel percorso genuino del piacere e della piacevolezza.
Bevanda edonista per eccellenza, non un vino “da pasto” ma “da abbinamento”, lo Champagne si svela con tante facce, sempre diverse e mai banali. Noi le abbiamo apprezzate e bevute nel corso di “Modena Champagne Experience”, una due giorni che rimarrà impressa nelle nostre menti: sia per la varietà e l’assortimento dell’offerta sia per la ricchezza del “format”, davvero azzeccato e (finalmente) organizzato alla perfezione. Va applaudito perciò “Club Excellence”, il consorzio dei distributori e importatori nazionali di vini e distillati di eccellenza. Complimenti non formali anche a FruiteCom, l’agenzia di PR che ha gestito al meglio la partecipazione di giornalisti, blogger e comunicatori anche attraverso una dozzina di masterclass specializzate e di prestigio assoluto dedicate al mondo dello Champagne.
A Modena erano presenti con le loro migliori etichette 125 maison de Champagne suddivise nelle quattro aree tradizionali: Vallée de La Marne, Cote des Blancs, Montagne de Reims, Aube e Cote des Bar con in più la sezione non geografica dedicata alle Maison Classiche. Numerosi gli assaggi, tutti di gran livello, ma questi ci hanno sicuramente impressionato.
Ecco i 10 Champagne scelti e consigliati da Modena Champagne Experience
(in ordine di assaggio, non è una classifica)
Pommery Brut Apanage Blanc de Blancs s.a.
100% Chardonnay – Dosaggio 8 g/l. 45 mesi sui lieviti.
Per cominciare due Champagne, frutto dell’esperienza di una delle maison classiche più prestigiose, veri maestri delle cuvée. Questo bianco rapisce i sensi per intensità e complessità olfattiva. Nell’ordine un campionario di frutta bianca unita a una balsamicità spinta, tinte di zenzero e cioccolato bianco. Disseta a fondo grazie al suo sapore cremoso, avvolgente, rotondo ed elegante al tempo stesso.
Pommery Brut Apanage Rosé s.a.
55% Chardonnay 45% Pinot Noir – Dosaggio 8 g/l. 42 mesi sui lieviti.
L’assemblaggio privilegia lo Chardonnay, selezionato dalle migliori zone della Cote des Blancs cui si aggiunge il Pinot Noir di Boizy, selezionato nei migliori vigneti, secondo la tradizione di assemblaggio Pommery.
Nel calice è più paglierino che rosa tenue. E’ la perfetta fusione dei due vitigni principi della Champagne in una perfetta sinfonia di sensazioni decisamente fresche nonostante i mesi passati sui lieviti. Ecco perciò frutti di bosco, ribes, mela verde e petali di rosa, e ancora zuppa inglese. Frutto intenso, cremoso, avvolgente, molto fresco, con un bel finale di frutti rossi e lieviti. Da sorseggiare senza sosta. Prova più che convincente da parte degli inventori del primo Champagne Brut della storia.
Bollinger – Brut Special Cuvée
60% Pinot Noir, 25% Chardonnay, 15% Meunier.
Vinificazione acciaio e barriques, oltre 50% vins de reserve. Il Pinot Noir fermenta in legno, lo Chardonnay in acciaio. Dosaggio 8,5 g./l. 48 mesi sui lieviti.
Si mostra sfrontato con le sue note di lievito evidenti, poi pepe bianco, zafferano, miele di acacia, pesca gialla matura. In bocca scorre potente e lungo, non stanca, nel finale una scia di creme caramel che invita a un altro sorso. Nello stile della maison: quando il dosaggio è davvero un valore aggiunto.
Louis Roederer – Brut Premier
40% Chardonnay, 40% Pinot Nero, 20% Meunier – Dosaggio 9 g/l. 36 mesi sui lieviti.
Intenso e prepotente nel calice. Diffonde aromaticità a profusione fra agrumi variopinti, pepe, zenzero, frutta esotica, cannella, note fumé. Sorso carnoso, molto sapido, morbido, con un finale quasi zuccherino. Appassionante!
Bonnaire – Brut Tradition NV
40% Chardonnay, 30% Pinot noir, 30% Meunier – Dosaggio 8 g/l. 24 mesi sui lieviti. Da vigne di Cramant, Cuis, Vertus, Fossoy. Vinificazione in acciaio, malolattica svolta.
Dalla regione di Cremant, nel cuore della Cote des Blancs, piace e convince subito questo perfetto connubio dei tre vitigni classici dal perlage molto fine e persistente, freschissimo ai profumi e al gusto. Note agrumate, e di pesca gialla matura. In bocca prevalgono acidità, struttura, immediatezza di beva. E’ vivace, largo e lungo, di buona persistenza.
Fleury Blanc de Noirs Brut
100% Pinot Noir – Dosaggio 8 g/l. 36-48 mesi sui lieviti.
Fra i pionieri della biodinamica in Champagne, quest’azienda produce di Courteron (Cote des Bar) vini nitidi, freschi, immediati, di grande carattere. Elegantissimo questo Pinot Noir in purezza dalle bollicine molto fini e persistenti, dalle tonalità fresche e mature al tempo stesso: frutti esotici, erbe aromatiche, macchia mediterranea, timo, crema pasticcera. Al gusto è molto sapido, fresco, con ul suo gusto lungo di pompelmo a chiudere il sorso.
Palmer & Co. Brut Reserve Rosé
45% Chardonnay, 40% Pinot Noir, 15% Meunier – Dosaggio 8 g/l, 36 mesi sui lieviti.
Un rosato seducente vinificato attraverso il Metodo Soleras. Bel rosa salmone nel calice, è un profluvio di ribes, lampone, frutti di bosco. Sorso semplice ma non banale, punta su sapidità e dolcezza con un bel finale di frutti rossi.
Pannier – Extra Brut Exact s.a.
40% Chardonnay, 30% Pinot Noir, 30% Meunier – Dosaggio 4 g/l. 42 mesi sui lieviti più 6 mesi in bottiglia.
Da Chateau Thierry, nella Valle della Marna, ecco uno Champagne davvero corposo con le sue note di lieviti, crema pasticcera, pepe e spezie. In bocca è intenso, potente, sapido, fresco, molto avvolgente e dinamico: mai seduto. Pimpante ma equilibrato.
Francois Bedel – Extra Brut Dis “Vin Secret”
90% Meunier, 5% Chardonnay e 5% Pinot Noir – Dosaggio 2,85 g/l. 72 mesi sui lieviti.
Da una masterclass incentrata sul Meunier, il vitigno considerato – a torto – il parente povero dei tre “fratelli” dello Champagne, ecco invece un bell’esempio di bolla che fa leva su un dosaggio bassissimo di zuccheri per dar vita a un intreccio armonioso di lieviti, crema pasticcera, pane grigliato punteggiato da liquirizia e menta. Al sorso è un concentrato di sapidità e morbidezza che si allunga e dilata inesorabile, anche con un pizzico di sensazione tannica nel finale.
Encry – Millesimè 2012
100% Chardonnay – Dosaggio meno di un g/l, 60 mesi sui lieviti.
Lo Champagne che non ti aspetti ma che gli intenditori conoscono bene da tempo. Frutto del genio e dell’intuizione Made in Italy (leggi: Enrico Baldin) in terra transalpina è Champagne dal dosaggio quasi assente, molto nature, molto suadente e avvincente. Fatta la premessa (tutte le etichette Encry, dalla Coté des Blancs, ci hanno convinto), uno dovevamo premiarlo. E’ questo millesimato dal perlage finissimo e persistente, pura esaltazione delle potenzialità dello Chardonnay, che profuma anice, sambuco, balsamicità assortita, con note fruttate ancora fresche ben smussate da quelle più evolute. Ha una pienezza ed esplosività di gusto che richiede di continuo un altro calice. Da esagerare!